Controllo documenti e libretto di circolazione. Prima la polizia slovena, e poi quella croata. Più volte in pochi giorni. Stiamo testando il funzionamento della frontiera Slovenia-Croazia prima dell’ingresso della Croazia nell’area Schengen dal 2023.

Il primo controllo è per l’ingresso in Croazia, per raggiungere il nuovo covo tra le colline di Zagorska Sela, un piccolo villaggio di 800 abitanti, tra cui si staglia King of the Hill, con una garanzia, già nel nome, di possedere tutto ciò che cerchiamo. 

E tutte le premesse, in effetti, sono più che confermate, con un intero appartamento a nostra disposizione, confortevole, spazioso, anche oltre il necessario, e soprattutto con un’atmosfera meditativa data dal magico panorama sulle infinite distese verdi collinari. Il posto perfetto per avere una collocazione da ufficio, e per vivere la casa nella sua essenza, aggiungendo anche il piacere della preparazione del pasto in una larga cucina. Peccato che duri solo per giorno. 

Il giorno successivo c’è il secondo controllo della frontiera. Questa volta all’andata e al ritorno. All’andata torniamo in Slovenia, alla volta delle terme in cui, da depliant, la natura e il tripudio architettonico si fondono in simbiosi, per un’esperienza sensoriale più rinnovata della profondità storica di Budapest in stile Art Nouveau. 

Entriamo così in quello che appare come un piccolo villaggio. Due hotel e un parco termale che racchiude all’interno sezioni diverse, dedicate alle coppie, alle famiglie, ai bambini, agli amici, con sale giochi, bar a bordo piscina, ristorante anche senza glutine, piscine interne ed esterne, vasche idromassaggio e diverse tipologie di saune e bagno turco a tema. 

Ci accoglie il viola come colore predominante, in un viaggio per liberare la mente, tra un equilibrio di emozioni. E’ forte il potere dei geyser ed è lento il flusso dell’acqua che ti accompagna oltre una suggestiva grotta di luce. In un tuffo ci si avvolge nei suoni della musica subacquea. La libertà ti conquista nella terrazza o sulla nuvola, uno speciale letto ad acqua. 

E assisti allo spettacolo della sauna come se fosse uno spettacolo teatrale. C’è un maestro, a quanto pare premiato a livello internazionale, definito il signore del vento, che padroneggia l’arte di far vorticare l’aria nella sauna, per un graduale aumento della temperatura. Lo stile convulso si fonde con l’eleganza del movimento, come una danza, con la melodia e l’olio essenziale agli agrumi. 

Così si svolge la storia, con una durata di mezz’ora, per chi resiste fino alla fine, a cui segue una doccia ghiacciata e un rinfresco a base di tè agrumato, e frutta mista, sgomitando un po’. 

Percepisco distintamente che sta avvenendo un’eliminazione ottimale di tutte le tossine del corpo, con un’immediata influenza benefica sulla salute e sull’umore. 

Questa magia dura fino a quando non accarezzo il braccio e scopro che è completamente nudo. 

Non c’è più il braccialetto elettronico che ci hanno consegnato all’accesso, e che è necessario per accedere da una zona all’altra del parco termale. 

E’ finita. Alla tanto ricercata conquista meditativa, di relax, coccole ed equilibrio a livello fisico e spirituale, si contrappone subito l’affanno della perdita, e il cruccio delle conseguenze. E qualsiasi ricerca sul posto sembra vana. Nessuna speranza che qualcuno l’abbia trovato da qualche parte. 

Così rassegnati, ci dirigiamo alla reception per dichiarare la scomparsa, e mentre una giovane addetta ci spiega quali sono i prezzi da pagare per lo smarrimento, l’altra prende l’iniziativa, ci riaccompagna all’interno, nell’area dei bagnini, per chiedere informazioni. 

Ed ecco che ritorna la magia: proprio qualche istante prima, un anonimo benefattore ha portato lì un braccialetto disperso. E’ proprio il mio. Adesso la convergenza di tutte le influenze benefiche dell’ambiente è ancora più forte e autentica. Mi sento lontana dallo stress degli impegni e dei compiti quotidiani, perché sono dominata da pensieri esaltanti ed esperienze sensoriali, verso una crescita personale che afferro già, per una vita migliore e più felice. Almeno fino al prossimo intoppo. Ma non sarà questo il giorno. 

Proseguiamo il percorso mistico fino quasi alla chiusura del centro. D’altronde il pacchetto era per tutta la giornata. E, al ristorante senza glutine o ai bar interni, preferiamo i nostri biscotti al cioccolato dal supermercato croato, da gustare all’interno dello spogliatoio. 

Riemergiamo all’esterno come persone nuove, in un nuovo corpo pieno di armonia, amore e autostima. 

Siamo pure pronti a un controllo passaporti più intensivo alla frontiera, per il ritorno in Croazia, nella stessa giornata, che potrebbe far scattare il campanello d’allarme per qualche attività sospetta. Apriamo il bagagliaio, e raccontiamo la nostra storia, che viene accolta con qualche perplessità. Dopo qualche controllo incrociato andato a buon fine, siamo di ritorno al nostro rifugio in collina. 

L’ultimo controllo alla stessa frontiera è il giorno successivo, per la partenza dal King in direzione della nuova meta slovena, più vicina alla capitale. 

Nuovi agenti di polizia per lo stesso livello di ispezione. Questa volta però il bagagliaio è pieno di valigie, borsoni, borsette, scatole, buste e la nostra versione appare ancora più dubbia. Il poliziotto più giovane continua a fare domande per sapere da quanto tempo siamo in giro, dato il carico che abbiamo appresso, mentre ridacchia in sloveno con la sua collega. 

Alla fine si convince che siamo due rispettabili imprenditori in viaggio, mostra pure ammirazione per il nostro programma e ci fa un grande incoraggiamento per il futuro. 

Da insospettabili trafficanti a entusiasti innovatori il passo è davvero breve.